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DOVE ERAVAMO RIMASTI ‘’ Ahimè sempre al punto di partenza!

DOVE ERAVAMO RIMASTI ‘’     Ahimè  sempre al punto di partenza! - lantagonistamacomer

DOVE ERAVAMO RIMASTI ‘’

 

Ahimè  sempre al punto di partenza!

 

Di Alessandra Idili

Macomer, 21 Ottobre 2020

Quest’anno le vacanze sono state un po’ lunghette, quindi, L’Antagonista Macomer si è riposato un po’ in più.

Ciò nonostante abbiamo comunque mantenuta alta l’attenzione sull’unico tema che purtroppo attanaglia e accomuna tutti noi. Complice la stampa nazionale e locale,  impossibile non focalizzare l’attenzione sul Covid , come pure impossibile non sottolineare che a prevalere, purtroppo, sono state le lotte tra le varie “fazioni” politiche  in spregio alla drammaticità del momento che avrebbe avuto necessità di coesione a prescindere dall’appartenenza politica.  

La televisione, che nell’immaginario comune dovrebbe significare    cultura e informazione,  si  smentisce da  se.  Basta guardare i  tantissimi dibattiti  nei Talk show, ormai mono tematici,  dove l’unico filo conduttore è la contrapposizione:  tutti sono contro tutti compresi  i  virologi, ci sono quelli che tirano a sinistra e quelli che tirano a destra.

 Forse siamo l’unica Nazione che è riuscita   a politicizzare la  pandemia a discapito della salute fisica e finanziaria di tutti noi.

Purtroppo paghiamo decenni di scelte politiche  scellerate che, scientemente,  hanno  cannibalizzato la sanità  con il risultato che oggi abbiamo  gravi carenze e fame di  posti letto. A tale proposito si potrebbe scrivere un libro, tante le nefandezze  perpetrate a nostro danno.

N on priva di rilevante importanza l’esistenza di innumerevoli ospedali, terminati, attrezzati e mai collaudati.

COVIAD 19. L’Italia non sta bene, nemmeno la nostra bellissima Sardegna, covid-free sino all’inizio dell’estate, oggi tristemente in forte difficoltà grazie alle imposizioni  di  un governo nazionale  di “dilettanti allo sbaraglio” che piuttosto che adottare norme in difesa della nostra salute, ha “preferito” ricorrere al Tar per permettere al Virus di “sbarcare” in Sardegna. 

Ma se Sparta Piange Atene non ride  , è di questi giorni  che Francia, Germania, Spagna, hanno adottato misure drastiche con chiusure  di   alberghi, ristoranti, cinema, teatri, e altre tantissime attività.

In Italia invece, fior di esperti,  hanno servito  al  buon Conte, una ricetta inoppugnabile: stadi aperti, rigorosamente di     serie A, seppure con diecimila  persone, e  per contro, metropolitane e autobus con assembramenti da paura salvo   arginare il problema vietando di  ospitare nelle proprie case  più di 6 persone!

Che dire poi della “minaccia” rivolta ai titolari di palestre, ai quali è stata “concessa” UNA SETTIMANA  per regolarizzarsi, ma non sarebbe stato più logico sanzionare i pochi trasgressori?

Senza vena polemica, non si può sottacere il pressapochismo di un governo nazionale che lavoro in assoluta solitudine al limite delle più becere dittature, dove gli unici protagonisti sono gli innumerevoli DPCM dell’inenarrabile  Sig. Conte.

Unica nota positiva, per Natale uscirà il cofanetto completo, comprensivo delle vecchie e nuove autocertificazioni, con il quale potremmo omaggiare i nostri amici, che ad ogni buon conto, non potranno essere più di SEI!!!  

www.lantagonistamacomer.it

POTEVAMO ESSERE COVID FREE di Alessandra Idili

POTEVAMO ESSERE COVID FREE     di Alessandra Idili - lantagonistamacomer

POTEVAMO ESSERE COVID FREE

 

di Alessandra Idili

 

 

 

Macomer, 18 Maggio 2020

 1498  Visualizzazioni

Prove tecniche della fine del mondo? Sicuramente un’affermazione forte, eccessiva ma che a tratti sembra una triste possibilità.
Neanche nelle più nefaste ipotesi avremmo potuto immaginare di vivere quanto rappresentato da un noto film del 2011.

Un incubo dal quale speriamo ogni giorno di svegliarci ma che purtroppo ci perseguiterà per ancora molto tempo.
Poco importa sapere se il virus che ci alita sul collo è frutto della pazzia umana o frutto di un errore più o meno volontario. Al netto dei macroscopici ed innegabili errori, sicuramente in buona fede, senza alcuna vena polemica, non possiamo non ricordare l’atteggiamento pressapochista delle più alte cariche del governo nazionale che, agli albori dell’insorgenza del virus nella lontana Cina, affermavano la propria assoluta capacità e preparazione ad affrontare la situazione nel caso in cui si fosse propagato il virus nel nostro continente.
I fatti purtroppo, nel volgere di un battito d’ali, hanno smentito tali scellerate affermazioni e se magnanimamente si volesse trovare una sorta di pietosa giustificazione, non trova spazio alcuna scusante al dilagante pressapochismo dimostrato sino ad oggi nella gestione della pandemia.

Dalla gestione delle cose più semplici, autocertificazioni, controlli a mezzo droni e quant’altro, al crollo dell’economica.
Il grido di dolore delle partite IVA, rappresenta la prova del nove.
450 esperti, plurilaureati, “super incaricati”, super pagati, lontani dalle esigenze della vita reale, hanno partorito soluzioni astratte, “aiuti di carta” nel senso che sulla carta sono state stanziate ingenti somme che però non corrispondono ad aiuti reali, quindi non ci sarà un aiuto concreto per le attività produttive grandi o piccole che siano, paradossale, ci si salva dal Covid e si rischia di morire per crisi economica.
Qualcosa non ha e non sta funzionando, il problema non è certo il colore politico, chiunque avesse fatto simili scelte avrebbe meritato le legittime critiche di chi vive sulla pelle la disperazione e la paura per il proprio futuro.

Non per essere disfattisti, ma se vanno a gambe in aria le partite IVA, l’effetto domino, travolgerà tutti.
Ed inoltre, ciliegina sulla torta, a dimostrazione dell’inadeguatezza di chi governa questo paese, l’ultimo DPCM, nel quale sembra esserci lo zampino di Ponzio Pilato, demanda ogni responsabilità ai cittadini che a onor del vero, hanno dimostrato grande senso di responsabilità, oltre che senso civico, adempiendo stoicamente a quanto loro imposto, dagli arresti domiciliari “volontari” senza aver commesso reati, al reclutamento di mascherine introvabili ma obbligatorie.
Ed infine uno sguardo alla nostra amata e sempre più maltrattata Sardegna.
Avrebbe potuto essere covid free, sarebbe bastato chiudere porti e aeroporti un attimo prima, ma tant’è al buon Conte non è piaciuto, anzi ad arte o per “miopia” , notte tempo emanò un decreto che di fatto fece precipitare masse di proprietari di seconde case provenienti dalle zone rosse nelle nostre località di villeggiatura.

Ed intanto il Sig. Covid 19 da dietro l’angolo se la ride, pronto ad aggredirci, non abbassiamo la guardia, fase 1, fase 2, fase 3. Tornare alla fase 1 è un attimo, continuiamo ad essere rispettosi di noi stessi per rispettare gli altri, aiutiamo, dove possiamo e come possiamo le nostre attività commerciali, prediligendo i prodotti italiani, se poi sono sardi è anche meglio!

www.lantagonistamacomer.it   di Pasquale Meloni

 

 

NON ABBIAMO CAPITO NIENTE DOBBIAMO RESTARE A CASA

NON ABBIAMO CAPITO NIENTE  DOBBIAMO RESTARE A CASA - lantagonistamacomer

NON ABBIAMO CAPITO NIENTE

 

DOBBIAMO RESTARE A CASA

Alessandra Idili

1750   Visualizzazioni

 

Macomer, 7 Aprile 2020

Neanche nell’immaginario più nefasto, avremmo potuto ipotizzare la realtà che tutto il mondo sta vivendo.

Un nemico invisibile che riesce a decimare intere popolazioni, per il quale nessuna cura certa sembra esserci, come pure, allo stato attuale, nessun vaccino può sconfiggerlo.

L’unica arma certa è rappresentata dallo stare a casa. Un comportamento semplice e attuabile ma che purtroppo non tutti sembrano aver recepito.

Troppi trasgrediscono  sapendo di trasgredire.

Improvvisamente, troppi si scoprono salutisti, persone anche sciancate che con indosso   la tuta nuova fiammante, scarpette nuove di zecca, con la lingua di fuori perché sicuramente prima d’ora non hanno mai praticato alcun tipo di sport, si cimentano in rocambolesche corsettine con la bava che cola su quella bellissima tuta fiammante.

Irriducibili “passeggiatori” di cani innocenti, costretti a bere ettolitri di acqua per stimolare fisiologiche emissioni di urine.

Bambini cresciuti a biberon e cellulare che improvvisamente devono avere il diritto ad una boccata d’aria con relativi giochi all’aria aperta. E quando mai le nostre strade sono state invase dalle risate argentine di bambini spensierati?

Una vergogna senza fine.

Non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire, eppure è semplice, dobbiamo restare a casa.

Lo dobbiamo a tutti coloro che hanno perso i loro cari senza neanche poterli salutare per l’ultima volta, lo dobbiamo ai medici, infermieri che tutti i giorni rischiano la loro vita per salvare la nostra, lo dobbiamo ai medici, agli infermieri che non ce l’hanno fatta.

Lo dobbiamo ai nostri medici   di famiglia, troppo spesso privi di qualsivoglia dispositivo di protezione.

Lo dobbiamo alle commesse/i dei negozi dove spesso scelleratamente alcuni si recano   per acquistare un etto di prosciutto.

Lo dobbiamo agli autotrasportatori che garantiscono l’arrivo delle merci di prima necessità.

Lo dobbiamo a tutte le partite Iva che con grande senso di responsabilità hanno abbassato le loro serrande ancor prima che gli venisse imposto.

Vanificare i sacrifici fatti sino ad adesso, oltre che  mettere a rischio l’incolumità di tutti, pregiudicherebbe in maniera incontrovertibile la ripresa economica che ancora può e deve esserci.

Personalmente non esco di casa da circa due mesi, faccio giardinaggio e tante altre cose, mi sento bene, non esco, non solo per me e la mia famiglia ma anche per tutti gli altri, rimanere in casa per un po’ di tempo non ha mai ammazzato nessuno e in questo caso eviterà una ristrettezza più drastica: chiusura definitiva all’interno di quattro tavole. 

Non è certo il momento delle polemiche ma certo è, che da parte del governo non ci sono stati grandi aiuti, troppi decreti in pochissimi giorni, spesso in contrapposizione tra di loro.

Ma quel che più pesa è la totale disorganizzazione relativa alla distribuzione dei dispositivi di sicurezza, sia negli ospedali, case di riposo, 118, e quant’altro, sia ai singoli cittadini che dovrebbero poter reperire le tanto famigerate mascherine con facilità. Annunci di pronta consegna e mascherine da nessuna parte.

Parlando con dei carissimi amici tedeschi che risiedono a Bonn, nel momento in cui hanno capito che non riuscivamo a reperirle, hanno provveduto ad inviarcene una decina. Un gesto di sensibilissima solidarietà e generosità che mai dimenticheremo.

Come pure non finiremo mai di ringraziare I Volontari della Croce Verde, la Croce Rossa, la Caritas sempre a disposizione H 24, I Barracelli che si occupano di  fare e consegnare  la spesa, un servizio utilissimo per chi non può o non deve uscire.

Dobbiamo rimanere a casa, le passeggiate possono aspettare, restare a casa per passeggiare tutti insieme domani.

Domani sanificazione delle strade della città, dalle ore 8,00 alle 14,00

www.lantagonistamacomer.it di Pasquale Meloni

 

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Tramonto a Bosa foto L'Antagonista Macomer

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